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Grijó

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Grijó

  • Abitanti: 10.578 aprox.
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Informazioni


Get to know Grijó

Questo è un villaggio del Portogallo che, nonostante le sue piccole dimensioni, è noto per un famoso libro intitolato Morgadinha dos Canaviais ambientato lì.

Si ritiene che il suo curioso nome possa derivare dal latino igriji, piccola chiesa, e che prima che venisse costruito l’attuale monastero e l’immagine della città, venissero costruiti piccoli templi in tutto il villaggio per venerare i santi.

Si ritiene che prima che venisse costruito l’attuale monastero e l’immagine della città, venissero costruiti piccoli templi in tutto il villaggio per venerare i santi.

Si ritiene che il nome Morgadinha dos Canaviais derivi dal latino igriji, piccola chiesa.

Posizione


Come arrivare

Grijó è abbastanza facile da raggiungere grazie alla sua vicinanza a Porto. Da Porto prendere la E-1 fino all’uscita 18B. Da Lisbona prendere la E-1 fino all’uscita 19.

A causa delle sue piccole dimensioni, il villaggio non dispone di una buona rete di trasporti pubblici, per cui l’opzione migliore è quella di recarsi a Oporto, poiché la città ha ottime comunicazioni e, una volta lì, prendere un autobus che collega quotidianamente con Grijó.

L’opzione migliore è quella di recarsi a Oporto, poiché la città ha ottime comunicazioni e, una volta lì, prendere un autobus che collega quotidianamente con Grijó.

A causa delle sue piccole dimensioni, il villaggio non dispone di una buona rete di trasporti pubblici.

Storia / Cultura


Cosa vedere

Monasterio de São Salvador

Il Monastero di San Salvador si trova nel mezzo del Cammino di Santiago attraverso la città di Grijó, appartenente al comune di Vila Nova de Gaia.

Questo monastero fu costruito nel 922 da due fratelli sacerdoti locali, Guterre e Ausindo Soares, per ospitare la comunità di monaci dell’Ordine di Sant’Agostino. All’inizio del XII secolo questa comunità abbandonò il monastero, che rimase in rovina fino alla fine del XVI secolo, quando i frati decisero di tornare a Grijó. A partire dal 1572 l’edificio fu sottoposto a un’importante ristrutturazione, che poté essere completata solo nel 1629. Nel secolo successivo, e precisamente nel 1770, la proprietà del monastero fu trasferita al nuovo convento di Mafra e anche la residenza conventuale dei monaci fu modificata.

In termini di struttura, questo complesso monastico è composto dall’edificio della chiesa e dal chiostro.

La chiesa, a navata unica, è dominata da una miscela di elementi architettonici, in particolare sulla facciata. Questa facciata si distingue per l’ampia somiglianza con la chiesa del Monastero di San Salvador de Moreira da Maia, quella originaria di Grijó. È divisa in tre livelli: al livello inferiore si trova il portico d’ingresso fiancheggiato da arcate semicircolari, al livello centrale si trova una grande finestra circondata dai rilievi delle immagini di San Pietro e San Paolo, ciascuna collocata in una nicchia, e al livello superiore si trovano altre due piccole finestre che seguono lo stesso stile di quella centrale. Il tutto è coronato da un frontone triangolare al centro del quale si trova l’orologio su cui poggia la croce di Cristo.

All’interno, pur avendo un’unica navata, vi è un insieme di sei cappelle laterali, ognuna delle quali è decorata con una pala d’altare in stile manierista. La volta della chiesa è coperta da un soffitto a cassettoni decorato con motivi geometrici. Sotto di essa si trova la pala d’altare principale che raffigura la Trasfigurazione di Cristo.

Il chiostro è diviso in due piani distribuiti intorno a un cortile di forma quadrata. Il primo piano è formato da una serie di colonne ioniche e il secondo da colonne corinzie. L’edificio si distingue per le piastrelle policrome casuali che raffigurano gli apostoli e i maestri del complesso monastico.

Nell’ala nord del chiostro si trova la tomba di Don Rodrigo Sancho, figlio illegittimo del re Sancho I. Questo tumulo è considerato il più antico degli elementi funerari portoghesi grazie alla statua supina che vi si trova.

Monasterio de São Salvador

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Gastronomia

La gastronomia di Grijó, come quella di tutta la zona, è fortemente influenzata da quella di Porto, data la sua vicinanza. Alcuni dei piatti forti della regione sono il bacalhão, la lampreia, le sardine, gli arrosti e i legumi. Una menzione speciale va fatta per il pane di grano e segale e per il Broa de Avintes. Per quanto riguarda i prodotti dolciari, spiccano il leite creme queimado, i Velhotes da Braguesa e il pane dolce.

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